Il naufragio delle parole
Il contrario della parola non è il silenzio. Perché ci sono silenzi gravidi di senso. Ci sono parole che tradiscono il valore relazionale della parola. Parole che svuotano la parola della sua capacità costruttiva e della sua vocazione positiva, quella di porre qualcosa di creativo, di nuovo. La menzogna, la maldicenza e l’insulto sembrano parole, ma in realtà non lo sono, proprio perché svuotate della loro capacità creativa, della loro verità generativa. «Nella chiacchiera, nel mimetismo e nella demagogia le parole sono pronunziate inutilmente, poiché nel chiacchierone, nel commediante e nel demagogo tutto si svolge “come se non avessero parlato“» (A. Neher, L’exil de la parole, Paris 1970)